Il circolo di Merano sui piani di riqualificazione urbanistica delle aree “Marinello” ed “ex Cafa”

“La Giunta comunale ha varato quasi a fine mandato due Piani di Riqualificazione Urbanistica, uno relativo all’area “Marinello” (incrocio via S. Giuseppe con via Bersaglio) ed uno all’area “ex Cafa” (in fondo a via Palade) che prevedono imponenti volumi costruttivi (edifici di oltre 30 metri di altezza) del tutto non in linea con il panorama architettonico circostante. Sono due atti che aprirebbero la strada al futuro sfruttamento edilizio delle corrispondenti aree, le quali, è bene ricordarlo, sono entrambe di proprietà di privati. A parte l’aspetto estetico opinabile e le poche garanzie intorno alle scelte di mobilità che accompagnerebbero questi piani di riqualificazione, dobbiamo rilevare ancora una volta la assoluta mancanza di informazioni circa la destinazione delle abitazioni che lì andranno ad essere costruite. Saranno abitazioni destinate al ricco mercato privato, per lo più per turisti o come bene di investimento per i proprietari locali, o, come sarebbe indispensabile, si tratterà per lo più di abitazioni a prezzo calmierato da destinare alle famiglie del ceto medio o a basso reddito? E poi, come sarà riscosso da parte del Comune il plus valore di pianificazione di cui vanno a beneficiare i terreni a seguito della delibera di trasformazione urbanistica? È prevista o no la possibilità, per il Comune, di acquisire una qualche percentuale dell’area, da destinare all’edilizia sociale o agevolata a vantaggio dei cittadini residenti, come previsto dalla legge?

Per giustificare la trasformazione da “produttivo” a “residenziale misto” di queste aree le relative delibere fanno riferimento al Master Plan approvato nel 2019 nel quale si prevede, al 2030, un aumento delle necessità abitative pari a 7000 persone. Da cui la dichiarata messa a disposizione di abitazioni per 150 persone in area Marinello o di 343 persone nel caso dell’ex Cafa sembrerebbe formalmente coerente. Ma c’è un “ma”. L’andamento demografico del Comune di Merano ci dice che negli ultimi anni il numero di nati vivi è stato inferiore al numero delle morti, con la conseguenza che praticamente quasi tutto l’incremento annuo dei residenti è dovuto ai nuovi cittadini o a lavoratori trasferiti in città. E questi ultimi hanno bisogno di case a prezzi accessibili, possibilmente in affitto, se non addirittura di edilizia sociale. Ed è questo il requisito fondamentale che continua ad essere completamente ignorato negli interventi di modifica del Piano Urbanistico Comunale voluti da questa Amministrazione.”

Testo di Giuseppe Panusa
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